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Cosa spinge un uomo a soffrire per quarantaduechilometricentonovantacinquemetri? La risposta è semplice quanto complicata; si potrebbero intraprendere disquisizioni filosofiche, tirare in ballo principi biochimici, fisiologici ma tutti ci troveremo d’accordo ad asserire che la forza interiore, mentale e fisica, che ti porta a percorrere la maratona deriva da un unico seme: il senso della sfida.
La maratona è una sfida "contro", contro il tempo, contro le intemperie, contro gli avversari, contro le crisi, contro i crampi, contro il mondo, contro se stessi. Ogni uomo ha una sua sfida da affrontare, ogni volta forse è diversa, perché diverso è il contesto, diverse sono le condizioni psicofisiche, diverse è l’ambiente, diverso è il percorso; ogni volta è una storia a sé; sia nella vita che nello sport ed è proprio nella ricerca dell’estremo, dell’impossibile, dell’unico che nasce la vera soddisfazione, l’appagamento, il sibilo interiore che ti sussura: “ce l’hai fatta”!.
Ho sempre immaginato lo sport come uno spaccato della società , come il campo di allenamento dove perfezionare mente e corpo, dove ritrovare i principi di un mondo sfibrato, tiranno, incombente. Quando intrapresi la “mia sfida” sapevo di non essere fra i primi, quelli sono i campioni, quelli che la maratona ce l'hanno hanno nelle gambe e nella testa; quelli che fanno notizia; io ero dietro di loro, nuotavo nel mare magnum degli "altri", degli "ultimi", di quelli che il traguardo se lo guadagnano con cattiveria, di quelli che sono e saranno sempre vincitori, non perché atleti d’elitè, ma semplicemente perché in loro risiede la grinta ed il coraggio di un guerriero, di un leone, che non si è mai arreso, ha combattuto per il suo sogno e, passo dopo passo, è andato ad afferrarlo, a prenderlo e l’ha fatto suo.D’ora in poi, quando sbalorditi mi chiederanno: “ma chi te la fa fare?” non cercherò più una risposta, ma sorriderò divertito innanzi a chi non ha ancora scoperto che non solo nello sport, ma soprattutto nella vita, qualsiasi cosa conquistata con la fatica, con il sudore, ha un gusto diverso, permeante, che si insinua dentro, per sempre!
Chi ha paura di sognare è destinato a morire
(Bob Marley)
Sono le cose semplici che mozzano il fiato. (M.K.Gandhi)